Le origini dell’ente

Le origini dell’ente

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in dagli inizi della sua storia l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, attraverso la produzione industriale e la successiva commercializzazione di prodotti biologici per la difesa sanitaria del bestiame, divenne un punto di riferimento per moltissimi allevatori e un’istituzione molto conosciuta ed apprezzata anche oltre i confini provinciali e regionali.

 

Il successo di questa attività fu grande e determinò un ingente afflusso di mezzi finanziari utilizzati per il perseguimento degli scopi istituzionali. Rimaneva però, in una vicenda largamente positiva, una lacuna operativa non marginale.

 

L’Istituto, pressato dalle esigenze produttive e commerciali, non aveva completamente assolto uno dei suoi scopi, l’assistenza agli allevatori, alla quale erano collegate la diffusione di informazioni tecniche per il miglioramento dell’allevamento e la formazione dei veterinari. Nei primi anni del dopoguerra nacque dunque negli amministratori dell’Istituto l’idea di creare un ente giuridicamente autonomo che perseguisse questi obiettivi.

 

Già nel periodo bellico l’Istituto aveva costituito un Fondo per le Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche per la Provincia di Brescia, con scopi scientifici e culturali, destinato a raccogliere la quota dei proventi dell’attività di produzione eccedente il fabbisogno istituzionale. Era quindi a disposizione un patrimonio da dedicare a scopi di ricerca, formazione professionale e all’istituzione di borse di studio.

 

La proposta di dare vita ad una fondazione dedicata ai problemi agricoli e zootecnici fu accolta con grande favore dalle realtà economiche bresciane e tra queste concorsero alla formazione dell’istituenda fondazione la Banca Credito Agrario Bresciano, la Banca San Paolo di Brescia e i legati Pastori, Dandolo, Chiodi e Conter (Istituzioni Agrarie Riunite).

 

La Fondazione Iniziative Zooprofilattiche e Zootecniche venne quindi costituita dall’Istituto Zooprofilattico e dagli enti prima citati il 27 gennaio 1955;
con il D.P.R. 462 del 17 gennaio 1956 le venne accordata la qualifica di Ente Morale e il riconoscimento della personalità giuridica.

Nei primi quindici anni di attività la Fondazione svolse un’azione di complemento alle iniziative dell’Istituto Zooprofilattico; in tale ottica si inquadrano i finanziamenti ai piani di espansione e di ricerca proposti dall’Istituto e la creazione delle sue sezioni provinciali in Lombardia e in Emilia (Bergamo, Cremona, Pavia, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Ravenna).

 

Per quanto concerne la formazione culturale si ricorda la stipulazione di numerose convenzioni tra la Fondazione e varie sedi universitarie per l’attivazione di nuovi corsi della facoltà di Medicina Veterinaria. In questo periodo vengono organizzati i primi corsi di formazione professionale e concesse borse di studio a laureati per la frequenza dei laboratori dell’Istituto.

 

L’impegno finanziario del primo quindicennio dà l’idea del grande volume d’attività esercitata e la rilevanza dei progetti realizzati: i contributi erogati superano complessivamente il miliardo di lire dell’epoca.